Colazione all'italiana: come sono cambiate le abitudini nel Bel Paese
Il rito della prima colazione nel corso degli anni ha subito diversi cambiamenti.
Questi cambiamenti sono dovuti principalmente alla crescita economica del nostro Paese.
Durante la prima guerra mondiale i soldati e anche i semplici cittadini erano abituati a consumare gli avanzi della sera, come ad esempio pane, polenta e formaggio e salumi e pertanto la colazione era un pasto salato che bisognava consumare nelle ore mattutine e farselo bastare fino a cena.
I dolci infatti, erano considerati dei cibi appartenenti a classi sociali medio-alte, oppure da tenere da parte per delle occasioni speciali.
A partire dagli anni '60 iniziamo a parlare di colazione come la pensiamo oggi: biscotti, caffè e latte e simili prendono il via sulle tavole delle italiani.
Durante gli anni del boom economico, sul mercato sono infatti sempre più presenti fette biscottate, merendine, cereali e anche marmellata, che prima veniva fatta soltanto in casa.
Basti pensare che negli anni Sessanta nasce la Nutella.
Successivamente a queste tendenze, si sviluppa poi nel decennio successivo una tendenza verso prodotti salutisti. Nascono infatti i "biscotti della salute" e iniziano a comparire tra gli scaffali i primi prodotti light.
Questi cambiamenti sono dovuti principalmente alla crescita economica del nostro Paese.
Durante la prima guerra mondiale i soldati e anche i semplici cittadini erano abituati a consumare gli avanzi della sera, come ad esempio pane, polenta e formaggio e salumi e pertanto la colazione era un pasto salato che bisognava consumare nelle ore mattutine e farselo bastare fino a cena.
I dolci infatti, erano considerati dei cibi appartenenti a classi sociali medio-alte, oppure da tenere da parte per delle occasioni speciali.
A partire dagli anni '60 iniziamo a parlare di colazione come la pensiamo oggi: biscotti, caffè e latte e simili prendono il via sulle tavole delle italiani.
Durante gli anni del boom economico, sul mercato sono infatti sempre più presenti fette biscottate, merendine, cereali e anche marmellata, che prima veniva fatta soltanto in casa.
Basti pensare che negli anni Sessanta nasce la Nutella.
Successivamente a queste tendenze, si sviluppa poi nel decennio successivo una tendenza verso prodotti salutisti. Nascono infatti i "biscotti della salute" e iniziano a comparire tra gli scaffali i primi prodotti light.
Negli anni Ottanta l'Italia e i prodotti mediterranei si fanno sempre più strada verso l'esportazione e accanto ai prodotti confezionati e all'aumento del consumo di dolci, aumentano le esportazioni di prodotti italiani per la prima colazione.
Con la crescita di alcune malattie legate all'alimentazione, nascono prodotti senza l'uso di grassi, prodotti integrali o con l'aggiunta di fibra. Siamo negli anni Novanta.
Con la crescita di alcune malattie legate all'alimentazione, nascono prodotti senza l'uso di grassi, prodotti integrali o con l'aggiunta di fibra. Siamo negli anni Novanta.
Arriviamo così agli anni 2000. La colazione è sempre più ricca e varia e con l'avvento di campagna mediche che pubblicizzano l'importanza della prima colazione, sono sempre meno le persone che si privano di questo pasto.
Oggi sul mercato troviamo diversi prodotti, dai prodotti italiani, a prodotti americani per poi arrivare a prodotti anglosassoni. Il cittadino medio, che viaggia e spesso sperimenta nuovi usi e costumi, spesso consuma una colazione salata durante i giorni festivi, perché più abbondante e necessita di tempi di preparazione maggiori. Da qui nasce il concetto del famoso "brunch" domenicale.
L'immancabile cornetto, caffè e succo di frutta vengono però sempre consumati dalla maggior parte degli italiani, specialmente quando si tratta di alta pasticceria!
Parlando quindi di alta pasticceria, a Trevignano Romano potete fermarvi da Ermete, che è presente dal 1931 nella piazza del paese. Un consiglio? Il cornetto alla marmellata.
Da leccarsi i baffi...
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